Monumenti e Chiese

 

Il Tiglio

Al centro della piazza San Felice si trova un imponente Tiglio secolare, noto come "Albero della libertà",

poichè piantato nel 1799 come simbolo della libertà durante la Rivoluzione partenopea.

La pianta plurisecolare è protetta da un caratteristico basamento ottagonale a due gradoni, realizzato dopo circa un secolo.

Con il Decreto Ministeriale n. 5450 del 19/12/17 è stato approvato il primo Elenco degli alberi monumentali d’Italia di cui, il Tiglio, ne è entrato a far parte.

 

 

 

Palazzo Vincenzo Maria Santoli

Oggi è stato rinominato “Palazzo Laudisi” ed è un edificio molto caratteristico e affascinante.

Presenta un interessante portale, una terrazza sorretta da un bastione e un bel cortile risalente al XVII secolo.

E’ uno degli edifici più importanti di Rocca, perché al suo interno visse l'archeologo e letterato Vincenzo Maria Santoli,

autore dell'opera "De Mepfiti et VallibusAnxati", in cui espose le sue ricerche sulla Valle d'Ansanto e sulla Dea Mefite.

 

 

Palazzo Di Vito

E’ uno dei più bei palazzi signorili di Rocca San Felice.

L'edificio è stato restaurato di recente e colpisce per la sua forma particolare e l'ottima posizione panoramica

in cui è posto all’interno del borgo medievale.

 

 

Palazzo De Antonellis

L’imponente portale rappresenta un’importante pagina della storia del paese, infatti sino alla fine del 1700

si trovava all’ingresso del Castello come si evince da un disegno dello storico Vincenzo Maria Santoli.

All’interno vi è un suggestivo cortile ben conservato, sotto la scalinata in pietra si può ammirare un architrave

con bassorilievo di epoca romana. Sulla facciata prospiciente la fontana, corre un suggestivo loggiato sorretto

da quattro archi che, anticamente, ospitavano altrettante botteghe.

 

 

 

Fontana monumentale

in Piazza S. Felice si trova la fontana monumentale pubblica che venne smontata, trasferita e

rimontata nell'attuale posizione nel 1866, visto che originariamente, venne realizzata nel 1749 nel Largo Croce,

in posizione "sottoposta" ricevendo le acque "a caduta" dalla fonte in Contrada Fontana Crescenzo.

La piccola fontana è funzionale su tutti e quattro i lati. La parte anteriore presenta delle bocche da cui fuoriesce l'acqua.

Nel lato posteriore vi è una sorta di piccolo lavatoio, utilizzato in passato dalle lavandaie,

mentre lateralmente, si trovano due vasche in pietra dove si leggono due iscrizioni latine: quella sulla destra riporta la

storia della fontana, quella sulla sinistra elenca i benefici dell'acqua.

 

 

La Chiesa Madre: Santa Maria Maggiore

Non si sa con precisione quando la chiesa fu costruita per la prima volta, ma quasi certamente nacque assieme all'abitato intorno all'XI secolo.
Nel 1951, grazie alle offerte pubbliche, furono realizzati lavori per disciplinare le acque a monte e furono rifatti gli stucchi

e gli altari deteriorati dall'umidità e dal tempo.
L'evento sismico del 1980 rase al suolo l'antica chiesa Madre e l'annesso campanile.

Furono interamente ricostruiti conservando, all'esterno, l'originario aspetto caratterizzato dalla muratura in pietre locali e furono

restituiti al culto cristiano il 4 agosto del 1991.
Arricchiscono l'intera struttura i cornicioni, gli angoli e gli archi fatti di grandi blocchi di pietra.

Al suo interno si conservavano pregevoli opere d'arte: sull'altare maggiore si poteva ammirare un artistico Crocefisso in legno del XVIII secolo,

sono state recuperate, anche se qualcuna ha avuto bisogno di interventi di restauro, le statue lignee di S. Felice,

di Maria Santissima di Costantinopoli, di S. Giuseppe, di S. Antonio da Padova, di San Vito, di San Vincenzo e di S. Francesco di Paola.

 

 

Il Santuario di Santa Felicita

La chiesa fu costruita per sostituire il culto pagano della dea Mefite con le celebrazioni cristiane.
Della primitiva e piccola chiesa risalente al IV secolo d.C. non resta traccia perché fu distrutta completamente

dai terremoti del 1688 e del 1694. Il sacerdote Giovanbattista Santoli la fece ricostruire alla fine del 1600.
Più di un secolo dopo fu inserito un magnifico portale per merito dell'arciprete di Rocca San Felice Vincenzo Maria Santoli.

Il Santuario fu completamente ricostruito dopo la prima guerra mondiale.
Quella ricostruzione ebbe vicende molto sfortunate e andarono anche distrutti molti pregevoli materiali archeologici.
Nel 1928 il Santuario fu innalzato nelle forme che si notano oggi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Cappella di Maria SS. di Costantinopoli

Questa Chiesa fu costruita nel 1625 a seguito di una peste che risultò molto luttuosa per il paese

e una leggenda narra i motivi per cui fu costruita proprio in questo posto.
In essa si venera un quadro rappresentante la Madonna di Costantinopoli col Bambino a cui porge il latte;

ai piedi della Vergine, sotto una cortina di nubi, vi è una città in fiamme. L'artistico quadro risale agli inizi del 1600.
Al suo interno da ammirare, ancora, due quadri rappresentanti l'uno, l'Immacolata con S.Nicola e S.Rocco genuflessi

e l'altro, posto sotto il soffitto, che ricorda l'Arcangelo Gabriele.

 

 

Statua di Padre Pio

 

 

Palazzo De Renzis

Oggi palazzo o casa Cozza. E’ una casa gentilizia del XVIII sec. con ingresso a volta che immette in un caratteristico cortile.

Il portale in pietra con sovrastante stemma è opera di artigiani locali. In origine l’edificio era composto da circa 40 vani tra stanze e depositi.

Ha ospitato, sino agli inizi del 1900, la Caserma dei Carabinieri.

 

 

Palazzo Forgione 

Caratterizzato dall'uso della pietra locale, che da elemento costruttivo diventa elemento estetico distintivo.

 

 

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